Salute e Sicurezza, da gennaio a settembre sono stati 677 gli incidenti mortali sul lavoro.

Dal 17 al 21 ottobre presidi e mobilitazioni in tutta Italia, il 22 ottobre la manifestazione unitaria in Piazza Santi Apostoli a Roma

Roma, 14 ottobre 2022 – Gli incidenti sul lavoro continuano a mietere vittime in Italia: da gennaio a settembre di quest’anno i morti sono stati 677, con una media di quasi tre vittime al giorno.

Il totale è di 95 decessi in meno rispetto allo stesso periodo del 2021 – che però risentiva dei decessi per Covid – quando le vittime furono 772. I decessi non legati alla pandemia sono aumentati del 32%.

Sono cresciute anche le denunce di infortunio totali: sono state 484.561, +38,7% rispetto al 2021.

Il maggior numero di infortuni mortali si è registrato nel settore delle costruzioni. Solo lo scorso anno le ispezioni nelle aziende hanno evidenziato irregolarità per il 69% delle aziende controllate.

Per salute e sicurezza sul lavoro si arriva al 77% di irregolarità. E questo con una quantità di organi di controllo e vigilanza ridicola per 1.600.000 imprese.

Per Cgil Cisl Uil “numeri da allarme ed inaccettabili per un paese civile e industriale avanzato come il nostro”. Un tema, quello della salute e sicurezza, attenzionato da sempre dalle tre confederazioni che, nel corso degli anni, hanno presentato ai Governi che si sono succeduti le piattaforme unitarie chiedendo un confronto diretto e l’emanazione di provvedimenti conseguenti.

Ad oggi sono state date solo risposte parziali alle richieste unitarie, ma “a mancare prioritariamente – stigmatizzano Cgil Cisl Uil – è una Strategia Nazionale su salute e sicurezza”.

In un manifesto/appello rivolto alle forze politiche le tre confederazioni sollecitano un maggiore “impegno per fermare la strage” da concretizzarsi con azioni mirate e tempestive.

A cominciare dai finanziamenti alle imprese connessi all’attuazione del Pnrr, che “devono essere condizionati ad investimenti in salute e sicurezza sul lavoro” e dal rispetto dei “criteri di qualificazione” e delle previsioni della contrattazione nazionale stipulata dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative, con l’introduzione di una “garanzia anche attraverso l’azione ispettiva dell’adozione della contrattazione collettiva maggiormente rappresentativa a tutti i livelli: nazionale, territoriale e aziendale affinché siano estese in modo certo a tutti i lavoratori e le lavoratrici le tutele in tema di salute e sicurezza”.

E ancora “formazione e addestramento” per i lavoratori e il “rafforzamento dei controlli da parte del “sistema vigilanza – Inail, Asl, Inail, Inps – nelle aziende in termini di qualità, quantità e frequenza, e la realizzazione tra questi istituti di un coordinamento, di un confronto e di collaborazione concreta e permanente che coinvolga anche le parti sociali”.

Oltre all’appello inviato a tutte le forze politiche sul tema, Cgil Cisl Uil ritengono opportuno promuovere ulteriori azioni sindacali unitarie da svolgere sul campo nella settimana dal 17 al 21 ottobre, con assemblee nei luoghi di lavoro e, a livello territoriale, assemblee di Rls/Rlst per rilanciare l’attenzione al rispetto delle norme di prevenzione e la collaborazione attiva, flash mob, presidi ed eventuali scioperi.

La settimana di mobilitazione culminerà il 22 ottobre a Roma con una manifestazione unitaria a Piazza Santi Apostoli con l’intervento dei leader Cgil Cisl Uil Landini, Sbarra e Bombardieri.